Pubblichiamo di seguito la lettera che i nostri amici Massimo e Wanda, volontari da anni in Bolivia, ci hanno inviato. Ringraziano la nostra comunità per averli sostenuti concretamente per la realizzazione del ponte che univa le due parti del paese e, senza il quale, distrutto da una piena del fiume, le persone erano impossibilitate a spostarsi in sicurezza nelle normali attività quotidiane e soprattutto nei momenti di emergenza. La loro testimonianza sproni anche noi sulla via della carità e della solidarietà e allarghi il nostro sguardo verso i bisogni dei fratelli, vicini e lontani.
Postrerualle, Bolivia,7 giugno 2019
Carissimi tutti della Valfurva,
arriviamo a voi dalla lontana Bolivia con un sincero atteggiamento di ringraziamento.
Sì, perché il sogno di tanti anni si è avverato.
FINALMENTE IL PONTE C’E’ A RIO DE VILCAS!
Finalmente le mamme mandano tranquille i loro figli a scuola, finalmente gli anziani possono raggiungere i loro cari che vivono all’’altro lato del fiume, finalmente se c’è un ammalato grave nei quattro mesi di piogge, può arrivare all’’ospedale.
Sì, adesso c’è il ponte di 64 metri che unisce le due parti del paese e dà tranquillità a tutti. Il vostro appoggio concreto ha reso possibile tutto questo. Per noi l’unica maniera per ringraziare è pregare tutti assieme per la vostra salute e perché riceviate la forza di superare le difficoltà che la vita presenta. Inoltre ogni gesto di carità verso la nostra gente ci stimola, è di esempio per andare avanti.
Cerchiamo di coinvolgere i ragazzi della nostra parrocchia stimolandoli ad avere uno sguardo verso i più bisognosi. Da lì vengono le proposte di campi di lavoro (durante la preparazione alle cresime l’attività di volontariato ha la priorità) che si svolgono nelle comunità più abbandonate. L’anno scorso siamo andati con loro, diverse volte a Rio de Vilcas a riunire sabbia e pietre.
Quindi l’aver concluso il ponte grazie al vostro aiuto, sprona tutta la gioventù ad andare avanti decisi sul tema: “Carità a tutti i costi!”
Il ponte di solidarietà fra la Valfurva e la Bolivia ha reso possibile il ponte di Rio de Vilcas. Questo fraseggiare un po’ banale ci porta alla verità delle verità: “PONTI NON MURI”. Una frase che piaceva moltissimo a Padre Remo Prandini che è morto annegato il giorno di Natale, nella foresta boliviana, durante una traversata del fiume, quando il ponte non c’era. Ma il richiamo che faceva a noi, i suoi amici, era di costruire ponti di amicizia, di solidarietà fra le persone e di conseguenza evitare ogni tipo di muro, di egoismo, di indifferenza e di autogiustificazione.
Il 2 dicembre 2018 è morto il fondatore del Volontariato dell’Operazione Mato Grosso. A lui molte persone, tra cui anche noi, devono un sincero grazie per AVERCI MOSTRATO IL CAMMINO DELLA CARITA’; vogliamo ricordare il caro Giulio Rocca, martire della Carità, assassinato da Sendero Luminoso il 1 ottobre 1992 in Perù. Padre Remo, Padre Ugo e Giulio ci guardano dall’alto e sorridono contenti per il vostro gesto di carità.
Un abbraccio a tutti.
Massimo e Wanda